Trasporto merci. Malvestio (FLC): «Intermodability» e «Lean & Green» per la sostenibilità

Il presidente del Freight Leaders Council, Antonio Malvestio, ha illustrato il progetto «Intermodability» e il progetto «Lean and Green» nel corso di un convegno, svoltosi il 18 novembre a Milano, a conclusione del primo anno di «TForma», un programma formativo per le aziende di trasporto e logistica creato da «Transportale» (www.trasportale.it).

Al dibattito – dedicato al tema «L’economia dei trasporti riparte? Gli strumenti per rispondere sì» – hanno partecipato anche Paolo Volta, consulente di economia dei trasporti e coordinatore didattico di TForma, Franco Fenoglio, amministratore delegato di Italscania, Francesco Oriolo, consulente di marketing e comunicazione, e Giovanni Gallo, sales manager di Lamberet Italia, moderati da Luca Barassi, direttore responsabile di «Trasportare Oggi in Europa».

Tutti i relatori hanno dato ampio risalto alla questione della sostenibilità del trasporto merci, cui hanno riferimento i due progetti illustrati da Malvestio. Anche l’utilizzo dell’intermodalità, infatti, ha sostenuto il presidente di FLC, può essere una chiave per presentarsi alla committenza come azienda virtuosa e in linea con gli obiettivi europei che prevedono una contrazione delle emissioni del 30% entro il 2030. In questo senso il progetto «Intermodability» – al quale il Freight Leaders Council partecipa – può rappresentare un importante caso di studio per lo sviluppo di best practice.

Oltre che risultare un esempio fattivo di «azione a costo zero per migliorare l’efficienza del sistema», il progetto – che punta a favorire l’incremento della modalità ferroviaria nei flussi delle merci di largo consumo – potrebbe, infatti, attivare una serie di interventi anche da parte di altri importanti attori del sistema logistico nazionale, alla ricerca di nuove opportunità. Inoltre sono molte le aziende, sia lato produzione che lato fornitura di servizi logistici e, non per ultimo, da parte dei Costruttori di veicoli industriali, che sposano la strategia di migliorare l’efficienza del trasporto attraverso l’utilizzo di combustibili puliti e motori sempre meno inquinanti, nonché puntando sull’ottimizzazione della gestione aziendale nel suo complesso.

Bisogna affrettarsi perché il trend va decisamente nella direzione sbagliata e nel 2050 i trasporti potrebbero rappresentare il 50% della produzione di CO2. Ma ridurre l’impronta ecologica si può, ha continuato Malvestio, illustrando il programma di logistica sostenibile «Lean&Green» – di cui FLC è rappresentante esclusivo per l’Italia – che premia le imprese di trasporto e logistica che abbattono del 20% in cinque anni l’impatto ambientale prodotto dall’azienda, ottenendone anche un miglioramento del risultato economico.

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