Sostenibilità, la pandemia non ferma l’era del Gnl. Cresce la flotta green

La pandemia non ferma la diffusione del Gnl nella logistica. A confermarlo sono i dati dell’Osservatorio di REF-E riferiti al 2020 che sottolineano la forte dinamicità di tutta la filiera GNL nonostante la contrazione dei mercati dovuta alla crisi sanitaria.

Secondo i dati dell’Osservatorio, infatti, la flotta circolante di mezzi pesanti alimentati a Gnl ha segnato un incremento del 35% rispetto al 2019, dato che in termini assoluti si traduce in un totale di circa 3500 unità compresi anche i mezzi “transfrontalieri” non immatricolati in Italia ma operanti sul territorio nazionale.

Anche la rete distributiva è in continua espansione. L’Italia si conferma leader europeo per numero di stazioni di servizio con un totale di 94 punti di rifornimento (+34% rispetto al 2019), seguita dalla Spagna con 62 stazioni e dalla Francia, ferma a quota 48 stazioni. Per quantificare l’intera rete distributiva legata al trasporto stradale vanno poi aggiunti 11 depositi di Gnl di tipo Gnl-Gnc destinati al rifornimento di mezzi leggeri tramite vaporizzazione del prodotto liquido e sua successiva compressione, per un totale di 105 unità.  

Raddoppiate anche le reti canalizzate alimentate a Gnl che passano da quota 2 nel 2019 a 4 nel 2020 e che sono oggi utilizzate da 4 diversi Comuni. Riguardo alle utenze industriali off-grid, invece, nel corso del 2020 si è registrato un incremento degli impianti alimentati a Gnl che hanno raggiunto le 30 unità. Tale risultato è possibile grazie alla versatilità della logistica del prodotto che ne consente l’applicazione in diversi settori, permettendo di soddisfare anche il fabbisogno energetico di realtà residenziali e commerciali non servite dalla rete di trasporto e distribuzione del metano.

Il quadro complessivo, dunque, fornisce una chiara indicazione sulle potenzialità di questo carburante nei diversi settori di utilizzo, evidenziata non soltanto dalla conferma degli investimenti programmati nel 2020 da parte delle imprese ma anche dall’incremento del numero degli stessi operatori che nel secondo semestre dell’anno segnano un incremento di quasi il 30%. Nel 2020 si conferma infatti il forte interesse nello sviluppo dell’infrastruttura di approvvigionamento da parte degli operatori e delle istituzioni: numerose le manifestazioni di interesse da parte delle Autorità di Sistema Portuale per realizzare depositi small scale nelle sedi portuali. Relativamente ai depositi di stoccaggio attualmente si registrano 8 progetti con un iter autorizzativo avviato, a cui vanno sommati ulteriori 9 progetti con l’iter autorizzativo in corso di valutazione e/o attivazione.

Il Gnl, prodotto energetico di immediata disponibilità, è in grado di garantire una drastica riduzione delle emissioni di polveri sottili e una sensibile riduzione di CO2. La sua applicazione nei trasporti, infatti, permette di abbattere fino al 15% di CO2 rispetto ai carburanti tradizionali, dimezzare gli ossidi di azoto e annullare le emissioni di particolato e ossidi di zolfo. Un prodotto sostenibile non solo dal punto di vista ambientale, ma anche economico, dal momento che il gas liquefatto costa il 43% in meno rispetto al gasolio al netto del rimborso dell’accisa previsto, come sottolineato dal Freight Leaders Council già nel 2019 con la pubblicazione del Quaderno28 dedicato alla diffusione del GNL in Italia e disponibile qui.

“La logistica sta dando prova di grande resilienza – ha detto Massimo Marciani, Presidente Freight Leaders Council, intervenuto lo scorso novembre al Forum Internazionale “Il Gnl nel corridoio euro-mediterraneo” -. Questo è il momento di rafforzare e certificare un ruolo così decisivo per l’economia nazionale. Il Freight Leaders Council sta lavorando su strumenti adeguati a creare una rete logistica forte e resiliente”.

 

 

 

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