PNRR, “Un’occasione che non possiamo lasciarci sfuggire”. Intervista a Marciani, Presidente FLC, a CSCMP 2021

“Grazie al PNRR abbiamo oggi l’opportunità di progettare un Paese sostenibile e resiliente con una visione a medio-lungo termine. Si tratta di un’occasione che non possiamo lasciarci sfuggire” le parole di Massimo Marciani, Presidente Freight Leaders Council, all’evento CSCMP European Conference 2021 organizzato da Council of Supply Chain Management Professionals Italy RT, Politecnico di Milano, Assologistica e GS1 Italy il 10 e l’11 giugno scorsi.

Marciani, intervistato da Gleb Mikulich sul tema “Supply Chain Sustainability and post Covid world: which Green New Deal for Italy and Europe?”, spiegando gli impatti che può avere il PNRR italiano nello sviluppo di una logistica sostenibile, ha aggiunto: “Gli interventi su infrastrutture sostenibili, mobilità e logistica ammontano complessivamente a 62 miliardi di euro e i progetti di competenza del Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili riguardano vari ambiti tra cui le ferrovie, i porti, la digitalizzazione, la transizione ecologica del settore e lo sviluppo dell’intermodalità che consentirà una riduzione annuale di 2,3 milioni di tonnellate di emissioni di CO2.  L’Italia è stato il primo Paese europeo ad essere colpito dalla pandemia da Covid-19 all’inizio del 2020 e oggi ripone le sue speranze per la ripresa in un piano di investimenti e riforme da 222 miliardi di euro finanziato in gran parte dall’Unione europea”.

Come hanno reagito invece gli altri Paesi europei in merito agli obiettivi per il settore logistico? “Francia, Germania, Italia e Spagna hanno espresso priorità piuttosto diverse nei loro piani di ripresa, il che rende difficile un confronto, anche se tutti soddisfano i parametri minimi di spesa del 37% per il clima e del 20% per la digitalizzazione – ha spiegato Marciani -. Dei quattro paesi, però, solo il piano italiano prevede di prendere prestiti nell’ambito del PNRR e per questo ammonta a un valore molto maggiore (205 miliardi di euro). Per esempio, differenze significative tra i piani si possono vedere nella voce di spesa principale, cioè il clima. I piani fissano priorità analoghe in questo settore ma, entrando nello specifico, differiscono in modo significativo. In Italia e in Francia metà dell’investimento si concentra sullo sviluppo del sistema ferroviario. Italia e Spagna – anche grazie alle maggiori risorse a loro disposizione – pianificano investimenti in energie rinnovabili e reti intelligenti, oltre al sostegno ai progetti sull’idrogeno”.

L’intervista si è infine concentrata sul tema della sostenibilità del settore logistico, “da intendere non come un costo, ma come un valore aggiunto” ha chiosato Marciani. “Quando parliamo di sostenibilità aziendale facciamo riferimento a tre elementi: i valori e il modello di governance dell’azienda, la sostenibilità del prodotto o servizio e l’integrazione dei principi di sostenibilità all’interno dei processi aziendali. La sostenibilità è trasversale a tutte le funzioni e i processi aziendali poiché riguarda non solo ciò che fa l’azienda ma anche come lo fa. Condurre un’attività in modo sostenibile significa quindi gestire le risorse disponibili in modo efficiente e strategico, siano esse naturali, finanziarie, umane o relazionali. Un ulteriore elemento è legato alla capacità dell’azienda di svolgere il ruolo di “attore dello sviluppo” e, infine, alla capacità di misurare e riferire sulle performance e sugli impatti generati. L’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile delle Nazioni Unite racchiude tutti questi obiettivi che ogni azienda del settore dovrebbe perseguire”.

Rivedi l’intervista integrale qui.

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