“Logistics as a Service”, l’evoluzione della sostenibilità

FLC presenta una campagna social media finalizzata alla promozione, allo studio e allo sviluppo della LaaS in Italia, specialmente nel contesto del primo e ultimo miglio.

  • LA CAMPAGNA SOCIAL MEDIA PROMOSSA DA FLC Il calendario di contenuti legati al progetto LaaS che verranno condivisi sui social FLC durante i prossimi mesi condurrà gli stakeholders italiani alla scoperta di un nuovo approccio organizzativo e collaborativo della logistica, nato negli Stati Uniti e di cui ancora nessuno parla in Italia.
  • LAAS, UN NUOVO ECOSISTEMA LOGISTICO. “Logistics as a Service”: un nuovo ecosistema basato su una gestione digitale del processo di scelta dei servizi logistici su una piattaforma che consente alle aziende di massimizzare il livello di profitto e di servizio attraverso un sistema condiviso di certificazione e rating dei suoi membri.
  • LOGISTICA, LE SFIDE DEL DOPO PANDEMIA: SOSTENIBILITÀ AMBIENTALE, ECONOMICA E SOCIALE. Marciani: “C’è un potenziale enorme nell’integrazione della pianificazione logistica e della gestione della mobilità delle persone nelle città, soprattutto alla luce degli obiettivi della sostenibilità che abbiamo di fronte. La sfida è lanciata e l’idea di realizzare un’infrastruttura condivisa che ottimizzi la mobilità di merci e persone potrebbe apparire ai più come uno scenario visionario mentre invece, oggi possiamo consapevolmente sostenere, molto realistico.”

Roma, 29 luglio 2021. Parte oggi la campagna social media “Logistics as a Service, l’evoluzione della sostenibilità”, promossa dal Freight Leaders Coucil, l’associazione di settore che studia i nuovi trend della logistica e dei trasporti. Il calendario di contenuti legati al progetto LaaS che verranno condivisi sui social FLC durante i prossimi mesi condurrà gli stakeholder italiani alla scoperta di una nuova filosofia di organizzazione della logistica, nata negli Stati Uniti e di cui ancora nessuno parla in Italia.

“La LaaS è un’importante tendenza di sviluppo per il futuro del trasporto e della logistica, anche ma non solo nel contesto del primo e ultimo miglio della logistica urbana – spiega Massimo Marciani, presidente FLC. “Se noi guardiamo un po’ più in là nel nostro futuro e in quello delle nostre città, possiamo immaginare che, come sta avvenendo per i servizi di mobilità delle persone con l’avvento dei sistemi MaaS (Mobility as a Service), anche il settore logistico è di fatto destinato ad integrarsi sempre più con sistemi del tipo peer to peer che avrebbero il vantaggio di massimizzare la capacità di carico, minimizzare l’impronta di carbonio e rispondere alla domanda sempre più personalizzata dei clienti.”

LaaS, un nuovo ecosistema logistico

 “Questo nuovo ecosistema logistico è di fatto fondato su una gestione digitale del processo di scelta dei servizi logistici tramite una piattaforma che consente alle aziende di massimizzare il livello di profitto e di servizio attraverso un sistema condiviso di certificazione e rating dei suoi membri. – prosegue il presidente FLC – La piattaforma di fatto metterebbe a sistema veicoli elettrici e autonomi, droni terrestri ed aerei, micro magazzini, depositi e hub logistici, ottimizzando e gestendo in trasparenza e in sicurezza tutta la supply chain in modo digitale. A dare man forte a questo approccio troviamo poi il concetto di Physical Internet che di fatto costituisce una soluzione dirompente alle inefficienze generate dal tradizionale modello proprietario nella logistica e nei trasporti. Si tratta di una visione di sistema logistico aperto, globale, iperconnesso e sostenibile, basato su standard e sistemi di container modulari e intelligenti, facilmente movimentabili e trasportabili attraverso tutta la rete di trasporto (es. camion, aerei, navi, droni e veicoli commerciali). In uno scenario così sfidante, networking e collaborazione (e soprattutto condivisione) saranno fondamentali per il successo della logistica come servizio.”

Un recente studio di ARC Strategies ha calcolato che in media la Logistics as a Service potrebbe portare alle aziende un risparmio del 10 per cento della spesa di trasporto, cifra che potrebbe poi essere reinvestita, per esempio, per implementare la flotta green o in politiche di sostenibilità sociale, senza considerare il risparmio a livello di emissioni che si può ottenere grazie all’intermodalità.

Logistica, le sfide del dopo pandemia: sostenibilità ambientale, economica e sociale

“La Logistics as a Service, quindi, potrebbe fare da volano alla sostenibilità del settore non solo dal punto di vista economico ma anche ambientale e sociale: i tre pilastri del futuro della Logistica e del trasporto” commenta Marciani.

L’intero sistema fondato su un modello di tipo “push” basato sulle scelte dei produttori e degli operatori di logistica sta per essere superato dalla spinta di una domanda orientata verso un modello di tipo “pull” e olistico, che comprenda le esigenze del cliente. Per rimanere competitivi, i fornitori di servizi logistici dovranno quindi sviluppare sistemi logistici più flessibili ed efficienti. Cosa accadrebbe, infatti, se le spese di spedizione fossero variabili secondo il tipo di servizio e i destinatari potessero scegliere tra livelli di servizio diversi sostenendone i costi?

Già prima della pandemia, fenomeni trasversali come l’e-commerce, il massiccio trasferimento dei servizi tradizionali in cloud, la sharing economy e i servizi on demand, lo sviluppo dirompente di sistemi di mobilità interconnessi, l’adozione progressiva di veicoli elettrici e autonomi, la logistica cooperativa, la digitalizzazione stavano radicalmente modificando le dinamiche del settore. Il Covid, come fenomeno macroeconomico, ha accelerato ancora di più questi processi. Si tratta di cambiamenti che hanno a loro volta portato, stanno portando e porteranno a nuovi modelli di business e uno scenario completamente nuovo per i processi di consegna.

Parole chiave: digitalizzazione e condivisione

Per consegnare le merci il più rapidamente possibile è necessario non solo avere merci disponibili più vicine ma anche digitalizzare l’informazione al fine di poterla condividere e massimizzare nei suoi utilizzi, sempre rispettando sicurezza e privacy. In questo contesto i micro-magazzini o i depositi e le strutture logistiche basate sul concetto di Physical Internet (che mette in sincronia la catena di approvvigionamento e l’infrastruttura di trasporto) potrebbero essere parte fondamentale della soluzione a regime. Pensiamo al Warehouse as a Service, magazzini condivisi fra diversi operatori come le case e gli appartamenti di Airbnb. Ancora tutta da scoprire, poi, la portata che avrà nel settore l’impatto dei droni terrestri e dei veicoli senza conducente, si parla di un potenziale risparmio del 50% sui costi operativi.

“È quindi necessario che i diversi attori della filiera comprendano appieno che l’importanza di ragionare in termini di condivisione e integrazione è un reale valore aggiunto, non un rischio per la propria leadership. – conclude Massimo Marciani – “C’è un potenziale enorme nell’integrazione della pianificazione logistica e della gestione della mobilità complessiva delle persone nelle città, soprattutto alla luce degli obiettivi della sostenibilità che abbiamo di fronte. La sfida è lanciata e l’idea di realizzare un’infrastruttura unica condivisa che ottimizzi la mobilità di merci e persone potrebbe apparire ai più come uno scenario visionario mentre oggi possiamo consapevolmente sostenere, molto realistico.

Questi alcuni dei temi che verranno sviluppati nei prossimi mesi nell’ambito della campagna social media del Freight Leaders Council dedicati alla condivisione e allo studio del progetto Logistics as Service (Laas) anche in Italia.

Leggi qui l’approfondimento “Physical Internet, LaaS and beyond”.

 

CONTATTI STAMPA: 

Paolo Barilari +39 347 7383925 | Anna Francesca Mannai + 39 339 6429491

stampa.flc@gmail.com 

www.freightleaders.org

Freight Leaders Council è nato a Milano nel 1991. Da 30 anni è una libera associazione privata, apartitica e senza scopi di lucro tra aziende attive in ogni fase della supply chain per contribuire allo sviluppo e alla competitività di una logistica sempre più̀ sostenibile e al passo con i tempi. In questi anni ha formulato pareri, giudizi e indirizzi rivolti alle istituzioni e all’opinione pubblica. Oggi intende proporsi come un Think Tank a sostegno di una logistica che è e sarà sempre più l’industria delle industrie.

 

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