Logistica intelligente a supporto delle Factory intelligenti

Internet of Things: digitalizzazione, reti e condivisione di dati tra filiera produttiva e supply chain. Il futuro della Logistica, industria delle industrie, è qui.

Nei primi approfondimenti dedicati al concetto di Logistics as a Service abbiamo visto che cos’è il LaaS e che cos’è il Physical Internet.

Un altro dei pilastri su cui si baserà lo sviluppo della Logistica come servizio è l’Internet of Things, non solo dal lato supply chain, ma anche a monte, a partire dalla produzione dei beni che verranno poi trasportati, immagazzinati e consegnati.

Secondo lo studio Industrial IoT: A Reality Check di Reply le due aree chiave che stanno spingendo la crescita dell’IoT all’interno del mercato industriale sono la smart factory e la smart transport & logistics. Nei prossimi 5 anni è previsto uno sviluppo esponenziale delle Factory intelligenti, una sfida per la Logistica che dovrà dialogare e tenere il passo dello sviluppo tecnologico.

UN ECOSISTEMA INTELLIGENTE

In pratica, con la connessione di macchinari e strumenti (Industrial IoT) le aziende manifatturiere potranno ottimizzare la loro produzione in tempo reale. “L’enorme quantità di dati in uscita dai dispositivi Industrial IoT rappresenterà sempre più il carburante per rendere più efficiente la produzione, migliorare la qualità della delivery, introdurre la manutenzione predittiva, automatizzare la supply chain, e molto altro.”

“Senza l’Industrial IoT, l’Industria 4.0 non può esistere. I dati sono fondamentali per una evoluzione smart del mondo industriale e l’Industrial IoT è ciò che permette a una infrastruttura di raccoglierli, trasmetterli al cloud e gestire le successive analisi, all’interno di un circolo virtuoso di vantaggi per il business” ha spiegato Filippo Rizzante, CTO Reply.

“Questa digitalizzazione implica nell’immediato una sempre maggiore attenzione verso due aspetti cruciali per il successo di Industria 4.0: la privacy legata alla gestione del dato prodotto con gli strumenti che ci mette a disposizione la blockchain e, allo stesso tempo, la sua custodia secondo quanto previsto dalle procedure di cybersecurity” commenta Massimo Marciani, presidente Freight Leaders Council.

MERCATI IN CRESCITA

Il lavoro pubblicato da Reply mette in luce prospettive temporali brevi e descrive uno scenario che potrebbe realizzarsi già entro i prossimi 5 anni. L’analisi è basata sui dati raccolti con la piattaforma proprietaria Trend SONAR e con il supporto di Teknowlogy Group. I principali mercati per smart factory e smart transport & logistics sono stati raggruppati in due cluster: Europe-5 (Germania, Italia, Francia, Belgio e Paesi Bassi) e Big-5 (USA, Cina, India, Brasile e Gran Bretagna).

Nel cluster Europe-5, il mercato della smart factory crescerà di quasi tre volte in tutte le nazioni, con la Germania in testa, raggiungendo un totale di oltre 23 miliardi di Euro. Le piattaforme subiranno, quindi, una crescita esponenziale e le aziende investiranno per gestire meglio la qualità e ridurre i costi. Si prevede, quindi, che l’area smart transport & logistics, nel 2025, potrebbe raggiungere i 3,6 miliardi di Euro complessivi.

Nel cluster Big- 5, invece, il mercato smart factory, guidato dagli USA, tra 5 anni supererà gli 86 miliardi di Euro, con forti investimenti in piattaforme, soluzioni predittive e di monitoraggio remoto. Qui il mercato degli smart transport & logistics potrebbe superare i 15 miliardi.

RETI 5G E CYBERSECURITY

Il carburante di questo sviluppo saranno anche la diffusione delle reti 5G e l’adozione di sensori a basso costo. Inoltre, la possibilità di creare reti private ad alta densità permetterà la connessione di un numero significativo di sensori, macchinari, veicoli, robot e dispositivi.

Qui la cybersecurity sarà un fattore cruciale. La crescita costante dei dispositivi connessi e la loro eterogeneità richiederanno una robusta gestione della sicurezza e delle policy di installazione e manutenzione delle reti. Ma non sarà solo una questione tecnologica, anche il fattore umano sarà fondamentale e richiederà una formazione specifica per i dipendenti, lo studio e il test continuo di qualsiasi dispositivo utilizzato.

DALLA FABBRICA AL CONSUMATORE

Secondo Reply, il trend di lungo periodo coinvolgerà direttamente anche i consumatori finali: “il successo dei cosiddetti prodotti connessi sta accelerando gli investimenti verso soluzioni in cui la raccolta e l’elaborazione dei dati di utilizzo non riguarda solamente i macchinari di produzione, ma anche l’uso dei prodotti finiti. Il ridisegno dei processi di design, produzione e distribuzione di prodotti dotati di connettività IoT sta permettendo la costruzione di servizi a valore aggiunto e la possibilità di aggiornare e manutenere a distanza elettrodomestici, automobili, robot, device elettronici e di intrattenimento.”

“Tra i servizi a valore aggiunto, soprattutto nell’ultimo miglio e nell’eCommerce, ma non solo – conclude Marciani – ci potrebbe essere anche la possibilità di scegliere operatore logistico e modalità di trasporto in un’ottica sempre più green e sostenibile attraverso un’app dedicata e così, magari, anche la fiscalità sarà inversamente proporzionale alle emissioni complessive. I concetti di Logistics as a service e Physical Internet inserti appunto in uno scenario di economia circolare saranno presto la realtà di ogni giorno per chi saprà cogliere le opportunità di sviluppo.”

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