La logistica e il distanziamento sociale: al via l’era dei robot in magazzino

Dei molti cambiamenti strutturali che sono avvenuti nel settore della logistica durante la pandemia di COVID-19, il rispetto delle stringenti normative che impongono il distanziamento sociale è diventato un aspetto di importanza cruciale nell’operatività quotidiana del settore. Le misure di distanziamento sociale sono più facili a dirsi che a realizzarsi in un ambito come quello della logistica tipicamente labour intensive, nel quale gli addetti tendono in genere a lavorare in aree e spazi molto affollati. Diverse aziende del settore in tutto il mondo, spinte dalla necessità di rispondere alle indicazioni contenute in protocolli di lavoro sempre più stringenti dal punto di vista della sicurezza sanitaria, stanno cercando di introdurre diverse soluzioni operative per risolvere il problema e, allo stesso tempo, mantenere invariata la produttività. Tra queste, la diversificazione dei turni di lavoro e un massiccio ricorso all’automazione.

Così negli Usa e in Asia

Nell’ultimo decennio, con l’avvento della digitalizzazione e del cosiddetto “ubiqous internet”, le piattaforme logistiche più avanzate negli Stati Uniti e in Asia si sono orientate verso un’automazione spinta, trend rispondente in pieno alle necessità attuali di distanziamento sociale sul posto di lavoro. Ma in futuro la movimentazione delle merci sarà affidata soltanto ai robot oppure avremo sempre bisogno dell’intervento umano, forse diretto utilizzando esoscheletri o la cosiddetta “wearable technology”?

Se pensiamo a operazioni di completa automazione della logistica, il salto qualitativo sostanziale avviene quando la robotica si integra con il software dell’azienda: il robot deve capire dove si trova un collo e come gestirlo e il sistema deve essere anche in grado di interagire con gli addetti di magazzino in tempo reale. Se portiamo questo paradigma ai tempi del COVID-19, possiamo chiaramente individuare l’enorme valore aggiunto di un tale approccio: i robot senza dubbio possono aiutare a mantenere le distanze sociali nel magazzino.

Aumentando l’automazione di un magazzino o di una piattaforma logistica si riesce a ottimizzare al meglio il lavoro degli operatori attraverso una turnazione efficace e intelligente in ragione dei carichi di lavoro da affrontare, riducendo al minimo le occasioni di contatto fra il personale durante le fasi di predisposizione di una qualsiasi spedizione. Dall’analisi dell’efficienza svolta su un campione di aziende negli Stati Uniti che hanno messo in produzione centinaia di robot nei loro impianti, sono emersi dati significativi sui vantaggi di un’automazione integrata, nel rispetto della riqualificazione e valorizzazione del lavoro degli addetti del settore. Non ci è possibile per ragioni di segretezza industriale rivelare né il nome delle aziende in questione (anche se gli addetti del settore non faticheranno ad immaginare quali possano essere) né i numeri esatti, ma possiamo dire, per dare una idea di massima, che la somma uno più uno (un robot, un operatore) non è due, ma tre virgole qualcosa! Gli operatori hanno risposto molto positivamente a questa automazione perché ha portato qualità al loro lavoro e ha sottratto all’uomo  quelle attività a basso valore aggiunto e ad altissima ripetitività. In altre parole alienanti.

L’automazione in aiuto all’e-commerce

Uno dei chiari indicatori dell’impatto della pandemia nella filiera logistica dell’ultimo miglio è il picco raggiunto dai volumi di e-commerce trattati, dal momento che sempre più persone sono passate ad acquistare i loro prodotti online anziché in un negozio. Non è difficile prevedere che questa tendenza si manterrà anche per molti mesi dopo la fine della pandemia, e la crescente domanda rafforza sempre di più la necessità di magazzini di distribuzione delle merci fortemente automatizzati. Il futuro del settore non potrà far meno di flessibilità, adattabilità e scalabilità perché gli operatori commerciali debbono poter essere in grado di sfruttare tutte le possibilità offerte da un rapporto di omnicanalità con i loro clienti. Per questa ragione la logistics al servizio del commercio online deve essere basata su un ecosistema in cui tutti gli stakeholder della filiera siano integrati in modo intelligente e collaborativo. Tutto questo anche in tempo reale.

Un’occasione da non perdere

Venendo incontro alla necessità di social distancing imposta dal post-COVID 19, abbiamo  un’occasione unica per introdurre una reale automazione e digitalizzazione nella logistica, anche superando eventuali diffidenze da parte degli addetti del settore, legata alla paura di perdere il posto di lavoro. Questa è dunque un’occasione unica per dare valore alla sempre più stretta collaborazione fra i lavoratori ed i robot che potrebbe finalmente dar vita ad una nuova generazione di magazzinieri.
Vent’anni fa anni fa sono apparsi sul mercato i primi scanner e immediatamente gli operatori della logistica, in particolare quelli dei magazzini, hanno compreso che la loro vita sarebbe cambiata (in meglio) e che la tecnologia poteva essere una risorsa, un alleato e non un nemico.
E’ stato un momento in cui le persone hanno iniziato a sfruttare gli scanner sulla carta. Oggi questa stessa sfida è ancora una volta sul tavolo per gli operatori dei magazzini: questa volta si tratta di collaborare con i robot non solo per aumentare l’efficienza del settore, ma anche per creare un ambiente di lavoro più sicuro.

 

 

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