Cresce il parco circolante degli autocarri, ma non abbastanza

I dati relativi al parco circolante di veicoli per il trasporto di merci mostrano una ripresa del settore dell’autotrasporto. Secondo le elaborazioni del Centro ricerche Continental autocarro sulla base di dati Aci, la crescita degli autocarri in circolazione è stata pari all’1,5% tra il 2017 e il 2018: detto altrimenti, si è passati da 4.635.945 a 4.707.301 unità. Nello stesso periodo anche il parco circolante italiano di autobus è cresciuto, passando da 99.100 a 100.042 veicoli, con un aumento percentuale pari all’1%.

 

La vitalità delle vendite è una buona notizia se si pensa alle tecnologie introdotte con i nuovi modelli di veicoli, sempre più performanti, sicuri e sostenibili dal punto di vista ambientale. Il tasso di crescita con cui procede lo svecchiamento del parco, tuttavia, non è ancora sufficiente a garantire l’efficienza che serve a soddisfare la riduzione delle emissioni nel settore dei trasporti, in base ai target fissati a livello nazionale ed europeo. Con gli attuali tassi di rinnovo del parco mezzi – circa 25.000 nuove immatricolazioni l’anno di mezzi con portata superiore alle 3,5 t – servirebbero quasi 17 anni per sostituire i veicoli più inquinanti, come ha rilevato in un’analisi di qualche settimana fa il Freight Leaders Council.

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Su base regionale, le elaborazioni del Centro ricerche Continental autocarro dicono che, nel comparto degli autobus, la regione in cui vi è stata la crescita maggiore è la Puglia (+4,3%). Da sottolineare anche i dati positivi di Emilia Romagna (+2,7%), Molise (+2,7%) e Lombardia (+2,5%). Vi sono in ogni caso anche regioni in cui il numero di autobus in circolazione è diminuito, come ad esempio l’Umbria (-3%), il Lazio (-1%) e la Campania (-0,8%). Nel comparto dei veicoli per il trasporto merci la regione che ha fatto registrare la crescita maggiore è il Trentino Alto Adige (+9,3%), seguito da Valle d’Aosta (+6,1%), Basilicata (+2,3%), Molise e Sardegna (+2,2%). Il Lazio è infine l’unica regione che ha registrato un dato negativo (-0,9%).

 

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