Agroalimentari, FLC: “faro sulla supply chain, dopo Food’n’Motion si lavori a regole comuni. L’Italia può essere leader anche in UE”

Ecco i 5 passi da fare subito: Censimento delle filiere-Classificazione degli alimenti-Verifica della tecnologia-Ricerca sulla conservazione -maggiore coordinamento per i controlli

Roma, 28 settembre 2015 –  “Il Food’n’Motion sia il primo passo verso un reale coordinamento nazionale che coinvolga tutti gli attori della filiera agroalimentare fino ad arrivare a nuove regole condivise a garanzia dei consumatori. In questo ambito l’Italia può essere leader anche a livello europeo nell’anno in cui, grazie ad Expo, l’alimentazione è stata messa al centro dell’attenzione da parte delle Istituzioni, dei media, delle filiere di settore e dell’opinione pubblica”. E’ questo l’auspicio di Clara Ricozzi, Vicepresidente del Freight Leaders Council, a chiusura della prima manifestazione sulla supply chain dell’agroalimentare, che si è tenuta nell’ambito della quarta edizione di truckEmotion & vanEmotion di Monza, appena conclusa.

“Oggi i controlli si concentrano sulla parte iniziale e finale della filiera – spiega Ricozzi – mentre ci sono ancora delle criticità legate alla fase di trasferimento degli alimenti e ai nodi logistici dove molti prodotti vengono trasformati e manipolati”

Il Freight Leaders Council è un’associazione che riunisce i principali attori del trasporto, della logistica e della committenza con l’obiettivo di studiare i fenomeni e diffondere buone pratiche, ed è per questo che – attraverso il suo Vicepresidente- partecipa attivamente confronto avviato a Food’n’Motion, con l’obiettivo di approdare alla definizione di “Linee guida” condivise da istituzioni e operatori e redigere un Libro bianco sull’argomento, sul quale attirare l’attenzione anche della Commissione europea.

Ricozzi, chairman del convegno istituzionale “Trasporto di qualità per alimenti sicuri”, presiederà anche il Comitato tecnico scientifico che avrà il compito di analizzare le problematiche e portare a termine il lavoro.

Cinque le priorità per affrontare il tema: censire le filiere, distinguendo modalità, tipologia di vettori e percorrenze; classificare gli alimenti in funzione delle relative esigenze di conservazione; verificare lo stato di avanzamento della tecnologia degli allestimenti dei veicoli adibiti al trasporto dei deperibili; realizzare una ricerca ad hoc sul grado di decadimento qualitativo e nutrizionale dei beni alimentari, conseguente alle attività di manipolazione e di trasporto; analizzare l’efficienza ed efficacia dei controlli, prevedendo un maggiore coordinamento tra gli organi preposti.

 

Per informazioni:

Deborah Appolloni – 3382034661 – deborah.appolloni@gmail.com

Facebook
Twitter
LinkedIn