L’importanza della stabilità del carico: ecco le raccomandazioni del Feight Leaders Council

Chi ha a che fare con i trasporti delle merci dovrebbe conoscere in dettaglio la norma EN 12195-1che fissa le regole per assicurare la stabilità del caricotrasportato.

Ma perché esiste la norma? La risposta viene data ogni mattina, ascoltando il bollettino sullo stato delle strade e su eventuali incidenti: è infatti molto frequente sentir parlare di carichi persi con il relativo ostacolo alla circolazione. Se vi capita di percorrere svincoli autostradali con quadrifogli, vedrete con incredibile frequenza i resti di carichi dispersi verso l’esterno delle curve: tracce di bottiglie rotte, resti di imballaggi, spesso caduti oltre il guardrail. Il motivo di tutto questo sta nell’ignoranza dei rischi e della norma.

Con la recente diffusione delle rotonde in sostituzione degli incroci si è aggiunta un’altra causa per la perdita del carico. Infatti, la percorrenza di una rotonda a elevata velocità, magari perché vista all’ultimo minuto, unitamente ad una frenata, pone il carico in una situazione pericolosa, soggetto a varie accelerazioni sugli assi di rotazione.

Il pericolo esiste per trasporti professionali su camion e articolati, ma anche su furgoni ed autovetture. Ogni volta che il veicolo trasporta della merce (carichi pallettizzati e non, portapacchi, sci con ancoraggi magnetici, ecc.) ci troviamo in una situazione di rischio: in alcune condizioni il carico può slittare, inclinarsi, staccarsi dal veicolo e colpire persone e cose attorno al mezzo. La casistica degli incidenti per spostamento del carico è molto vasta e spesso si contano feriti anche gravi e fatalità.

Chi effettua trasporti per professione, dovrebbe essere particolarmente informato sulle regole, seguirle e farle seguire al proprio personale. Tuttavia, il trasportatore si affida normalmente al caricatore, cioè a chi spedisce la merce, che normalmente esegue il carico del veicolo. Al massimo il mezzo vuoto si presenta al carico con un qualche tappetino per aumentare l’attrito tra la merce e il pianale e qualche barra e cinghia ferma-carico.

In realtà chi spedisce e chi trasporta sono corresponsabili, salvo uno specifico accordo registrato su un contratto scritto, della stabilità del carico.  Chi trasporta è in prima battuta responsabile di eventuali danni a persone e cose causati da spostamenti del carico.

La norma contiene un certo numero di informazioni e richiede una certa conoscenza della fisica. Altrimenti si possono fare errori banali: il più comune è credere che il tappetino ad attrito maggiorato risolva ogni cosa. L’attrito è indipendente dal peso, assicura quindi la fermezza, ma non la stabilità, per esempio, del carico pallettizzato. Pallets non stabili faranno inclinare e fuoriuscire la merce anche senza scorrimento delle palette di legno sul pianale. Chi trasporta deve quindi ottenere da chi spedisce l’assicurazione che il carico abbia adeguata stabilità. In mancanza di questa conferma, dovrà usare regge ferma-carico e barre di stabilizzazione. Anche l’uso di rimorchi con caratteristiche XL non elimina la necessità di questa certificazione.

In un mondo ideale, assumendo l’utilizzo di rimorchi certificati XL, i carichi pallettizzati dovrebbero essere certificati attraverso un test su una tavola oscillante. È normale far vibrare queste tavole secondo un profilo di vibrazione raccolto con accelerometri registratori su percorsi standard. Occorre poi verificare la stabilità in frenata. Analoghe analisi devono essere compiute su carichi ancora più pericolosi, come i coils di lamiera oppure i rotoli di carta o cartone. Anche il trasporto di macchinari, soprattutto se dotati di ruote, richiede specifiche analisi di rischio. Infine, i penumatici richiedono apposite gabbie di sicurezza per evitare spostamenti del carico in frenata.

Si raccomanda dunque di inserire nelle procedure di accettazione del trasporto un capitolo relativo alla stabilità dei carichi. È importante sapere che il personale della Polizia Stradale riceve un apposito addestramento per la verifica delle condizioni di stabilizzazione dei carichi trasportati.

Antonio Malvestio

Past President del Freight Leaders Council

 

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