City Logistics. Presentato a Roma il Quaderno 22 del FLC sulle merci in città

È nelle città che vive il 70% della popolazione e si forma l’85% del PIL. Ma la congestione e l’inquinamento urbani gravano sulla produzione con costi che frenano la competitività delle imprese, oltre a comportare gravi rischi – e costi in proporzione -per l’ambiente, per la salute e per l’incolumità dei cittadini.

 

La city logistics – la città logistica – o, secondo una terminologia ancor più recente, la smart city può contribuire a ridurre incisivamente tali costi, razionalizzando la mobilità delle merci nelle aree metropolitane: è questo il tema al quale è dedicato il 22° Quaderno del Freight Leaders Council, dal titolo «Accessibilità, distribuzione urbana e mercato della logistica», presentato il 5 dicembre a Roma, nel corso di un convegno nel quale sono stati anche consegnati i Premi Lean and Green 2012 alle imprese di logistica che hanno avviato un programma di riduzione dell’impatto ambientale, riducendo al tempo stesso i costi di gestione.

 

Il Quaderno è stato presentato con un dibattito, introdotto dal curatore dello studio, Massimo Marciani, di FIT Consulting, al quale hanno partecipato Antonio Malvestio, presidente del Freight Leaders Council e Supply Network Operations Associate Director per l’Europa occidentaledi Procter&Gamble, Valentina Nicolucci, External Relations & Communication Public Affairs di Iveco, Enrico Finocchi, direttore generale per l’autotrasporto e l’intermodalità del ministero per le Infrastrutture e i Trasporti e Carlo Medaglia, dell’Università La Sapienza di Roma.

 

Il documento del FLC individua le criticità del trasporto urbano delle merci, che impediscono diavviare un vero e proprio sistema di trasporto sostenibile, nella mancanza di coordinamento tra i diversi soggetti che vi operano, le risposte soltanto limitative delle amministrazioni pubbliche, la scarsa accessibilità delle aree urbane, la prevalenza del conto proprio (più dispersivo e incontrollabile) sul conto terzi (più professionale e regolamentato).

 

Il Quaderno del FLC – come di consueto nella tradizione delle ricerche dell’associazione – non si limita a diagnosticare la malattia, ma propone anche alcune terapie per favorire una razionalizzazione del trasporto delle merci nelle città: la principale è la maggiore diffusione dei sistemi intelligenti di trasporto (ITS) che possono consentire una gestione efficace che riduca i viaggi a vuoto, prenoti gli stalli per il carico e lo scarico, «dialoghi» con le infrastrutture di transito, indirizzi i mezzi lungo le direttrici meno trafficate, ne tracci il movimento in modo da poter intervenire tempestivamente in situazioni d’emergenza.

 

Gli ITS, tuttavia, hanno bisogno di essere accompagnati da politiche selettive che non si limitino a divieti di circolazione, ma regolino gli accessi in base al tipo di veicolo, alla sua vetustà, al tipo di merce, alle fasce orarie e così via, incentivino il rinnovamento del parco veicoli, creino nuove infrastrutture materiali (transit point) e informatiche.

 

Il documento raccomanda anche il recupero della ferrovia leggera di superficie, finora trascurata, nonostante il trasporto ferroviario delle merci in città garantisca, non solo grandi fattori di carico ed economie di scala, ma anche facilità di accesso ed uscita dai centri urbani oltre alla possibilità di trasportare le consegne direttamente all’interno dell’ultimo miglio.

 

 

In allegato

La sintesi del Quaderno 22 (209 Kb)

 

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